• Pagine106
  • Prezzo28.50
  • Anno2002
  • ISBN978-88-8273-036-9
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Ampelio Zappalorto

Opere recenti

Una precisa scelta di stile: non avere nessuno stile. Per Ampelio Zappalorto (nato nel 1956 a Vittorio Veneto, vive e lavora tra Treviso e Berlino) l’opera d’arte è priva di una costante formale che contraddistingua il lavoro dell’artista. Ciò che conta per Zappalorto, infatti, non è lo stile, ma l’esistenza, il rapporto inscindibile tra arte e vita da analizzare attraverso i mezzi espressivi più disparati. A partire dagli anni Ottanta l’artista ha realizzato video, fotografie, film super 8, installazioni e performance in cui affrontava tematiche diverse, accomunate da una ricerca autoriflessiva e autobiografica. Il lavoro sulla propria immagine e sull’autoritratto è concepito dall’artista come un modo per ritrarre gli altri. Il desiderio di ricercare la propria identità nasce dallo sradicamento dell’artista dalla sua terra di origine, da un “esilio” in terra straniera che ha reso necessario uno sguardo interiore, un riappropriamento di se stesso per procedere verso gli altri. Il tema dell’identità individuale come imprescindibile acquisizione per un’identità collettiva viene così chiarito da Zappalorto : “la diversità, la novità, stanno prima di tutto in noi stessi”. In alcune performance, accanto all’immagine di sé, Zappalorto affianca quella di partner femminili come in O.T (1994) in cui una delle due lingue legate è quella dell’artista. Il femminile porterà al tema dell’androgino in linea con le formulazioni alchemiche, secondo cui l’essere nuovo racchiude gli opposti in un’unità. Da questo concetto nascono i ritratti fotografici di metà degli anni Novanta, in cui il volto dell’artista viene ritagliato e ricucito in un puzzle con ritagli del volto femminile. Il tema dell’unità nell’alterità si ritrova poi nel lavoro su amore e morte, “l’unica coppia stabile”, alla base del doppio sarcofago Y (1994-98) e in quello sulla complementarità di senex e puer nel film S (2000), in cui la figlia nel viaggio rappresenta l’alter ego dell’artista.