• Pagine192
  • Prezzo23.00
  • Anno2024
  • ISBN978-88-8273-193-9
  • NoteIl Pensiero dell'arte 29
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Bernard Huet

Elogio della continuità in architettura Scritti Scelti

In un momento di profondo smarrimento dell’architettura, perduta nel dare valore a una natura meramente estetizzante del costruito, nella quale spesso si accettano linguaggi già noti e immagini condivise, si avverte la necessità di prendere le distanze da azioni di puro maquillage naturalistico o da approcci dell’abitare improntati su un’urbanistica dello zooning, per esplorare percorsi di progetto che attingano dalle storie dei luoghi, sapendo scegliere un passato che perdura come elemento vivo e inscindibile dal nuovo. Quest’azione di contrasto alla ‘solitudine degli edifici’ può essere perseguita attraverso la ‘continuità’ come categoria critica e punto di osservazione dei luoghi di rogersiana memoria, a cui Bernard Huet, fondatore degli studi urbani in Francia, ha fatto costante riferimento nella sua opera. Coltivando questo concetto, egli dimostra il superamento della pratica tardo moderna della giustapposizione di oggetti, per riscoprire la Città come luogo privilegiato dell’Architettura, prodotto della Storia e luogo in cui la Storia è prodotta. Nelle sue realizzazioni, infatti, riesce a cogliere, nella lettura dei territori, l’autonomia delle diverse espressioni formali per poter pensare una «Architettura urbana».

Questo testo, dunque, accompagna il lettore a comprendere i significati della costruzione della città attraverso l’architettura, mostrando – con il supporto di alcuni scritti originali – le affinità progettuali tra la cultura francese e quella italiana, richiamando gli insegnamenti di E.N. Rogers, A. Rossi e L. Kahn.

Il volume, infine, propone lo studio di due realizzazioni significative, mettendo in evidenza tre caratteri della sua attività progettuale: ‘l’evidenza contestuale’, ‘la permanenza formale’ e la ‘continuità architettonica’, a dimostrazione del fatto, come scriveva Cesare Pavese, che «[…] lo stupore vero è fatto di memorie, non di novità». (G.B.C.)

 

Bernard Huet (1932-2001) architetto e urbanista francese di fama internazionale. Dopo un periodo di formazione al Politecnico di Milano, si laurea in Architettura a Parigi nel 1963 e prosegue la sua formazione all’Università della Pennsylvania, con Louis Kahn, dove consegue il Master nel 1965. Al suo ritorno in Francia, fonda l’Unità Pedagogica n. 8 (UP8, 1969), successivamente École Nationale Supérieure d’Architecture de Belleville, dove è docente fino al 1997, accettando inviti a insegnare in numerose Università di tutto il mondo.

 

a cura di Giovanni Battista Cocco è professore di Progettazione architettonica presso l’Università di Cagliari. Si forma tra l’Italia e la Francia, conseguendo il PhD in Architecture presso l’Università di Parigi 8. I suoi interessi sono rivolti alla modificazione dei paesaggi urbani e al riuso del patrimonio architettonico.