- Pagine176
- Prezzo23.00
- Anno2012
- ISBN978-88-8273-132-8
- NoteBiblioteca di ingegneria creativa 1
Peter Rice
L'immaginazione costruttiva
Peter Rice (1935-1992) è forse il più grande e il più noto tra gli ingegneri del secondo Novecento, il cui apporto ha reso
possibili alcune delle architetture più innovative del secolo e il cui ruolo è stato determinante soprattutto in quelli che vengono considerati i più importanti edifici anche dal punto di vista
simbolico: le vele dell’Opera di Sydney o il Beaubourg a Parigi ormai assunte a icone della modernità architettonica.
Numerose sono le opere in cui la sua immaginazione costruttiva ha contribuito in maniera paritetica a quella degli architetti
progettisti: dalla Galleria d’arte contemporanea Menil a Houston con Renzo Piano, al palazzo dei Lloyd’s a Londra con Richard
Rogers, alla passerella del parigino Parco de La Villette con
Bernard Tschumi, fino al Padiglione del Futuro con Oriol Bohigas all’Expo di Siviglia, per non dire di tutte le altre collaborazioni che Peter Rice ha dato in modo diretto a molti altri protagonisti dell’architettura contemporanea: da Norman Foster a Jørn Utzon e molti altri. Anche in Italia la sua audace creatività è stata
fondamentale nella costruzione dello stadio di Bari e del
Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, entrambi di Renzo Piano, così come la sua esperienza alla Fiat alla fine degli anni Settanta nella progettazione della “Ritmo”, modello tanto amato anche dal giovane Barak Obama.
In questo libro spiccano come fondamentali la sua attenzione
e la sua capacità di interpretare e di valorizzare l’uso dei
materiali, così come le potenzialità innovative della tecnologia, nel processo progettuale e compositivo degli edifici: il vetro,
il policarbonato, l’acciaio, il cemento armato, la pietra, i tessili sintetici, ma anche cavi, giunti, nodi, tiranti, tralicci, puntoni, telai, travi diventano snodi di una riflessione sul progetto e sulla definizione della forma.
L’opera, pubblicata dalla moglie e dal figlio dopo la prematura scomparsa dell’autore, raccoglie i progetti di una vita, corredati da una moltitudine di foto, schizzi, ricordi, confessioni e dialoghi, rappresentando una originalissima e affascinante disamina
del ruolo dell’ingegnere e della sua dimensione creativa.