- Pagine234
- Prezzo24.00
- Anno2013
- ISBN978-88-8273-143-4
- NotePercezioni 8
Richard Shusterman
Coscienza del corpo La filosofia come arte di vivere e la somaestetica
In nessun'epoca come nella nostra i problemi legati alla cura del corpo, per un verso, e ai disagi con la corporeità, per l'altro, hanno occupato uno spazio così ampio, dalla diffusione dei centri di bellezza, delle palestre, delle diete, all'attenzione per la salute e l'alimentazione, fino all'esplosione di fenomeni come l'anoressia o altri disturbi dell'immagine corporea. Come si è rapportata la filosofia a questa svolta in direzione del corpo che il nostro tempo sta vivendo? Ha saputo superare la divisione tradizionale fra un ambito della mente e un ambito fisico nell'essere umano? Ha saputo dire qualcosa di nuovo rispetto alla sfiducia tradizionale nei confronti dell'inganno dei sensi e delle emozioni? Detto altrimenti: la filosofia e la riflessione filosofica sulla sensibilità hanno ancora qualcosa di fondamentale da dire al nostro presente e ai suoi problemi? Esiste ancora una saggezza dello stile di vita? Questo libro pubblicato negli Stati Uniti da Richard Shusterman nel 2008, subito tradotto in numerose lingue, dal francese, al tedesco, al polacco, al coreano, al cinese, e ormai divenuto un classico dell'estetica contemporanea, offre una risposta avvincente e appassionata difendendo, insieme, la centralità del corpo e l’esigenza per l’essere umano di raggiungere la più completa coscienza e consapevolezza di esso. L'edizione italiana di questo libro, attraverso il confronto del suo autore con alcuni dei più importanti filosofi del Novecento offre al lettore la possibilità di un confronto con una prospettiva, l'estetica del corpo vivente, o somaestetica, che sta riscuotendo un successo editoriale e un'attenzione critica globali.
Richard Shusterman (1949, Philadelphia, USA), professore di filosofia alla Florida Atlantic University, è il fondatore della somaestetica e una delle figure di spicco dell'attuale dibattito estetico internazionale, in cui ha significativamente promosso una ripresa del pragmatismo e un forte dialogo fra la scuola analitica angloamericana, le tradizioni europee e le culture orientali. Numerose le sue pubblicazioni, tradotte in ben dodici lingue (occidentali e orientali) e ormai oggetto di una attenzione globale.